Demarcazioni


La dignità di un uomo non si misura con la sua capacità di non chiedere aiuto. La dignità di un uomo è una cosa talmente imponderabile che solo il cuore può dire dove comincia e dove finisce. Neanche la mente, neanche il cervellotico pensare ai passi falsi o ai passi buoni. Chi semina, raccoglie. Non sempre chi semina vento raccoglie tempesta. Siamo noi a decidere cos’è brezza e cos’è tornado. Siamo noi, occidentali muniti di denti aguzzi, a trattare il vento da nemico. Noi trattiamo ogni essere al di fuori di noi come un potenziale avversario. Così che l’aratro del vicino, a due passi dal nostro podere, rischia di oltrepassare il confine, la demarcazione del territorio. Anche i cani marcano il territorio. Ci pisciano sopra. Qua e là incrociamo tante pisciate, tante tracce del potere. L’animale sente il suo, sente ciò che gli appartiene. Senza che nessuno gli abbia mai spiegato il senso della proprietà. L’animale sente d’istinto, fiuta. Aguzza i sensi, aguzza i denti. L’uomo respira piano, sussurra frasi d’amore. Ma poi odia. Odia il suo vicino. Odia suo fratello. Caino non è morto. Caino è vivo e vegeto.

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