Miriam dal Cane Nero



Segni sulla pelle a scrivere possibilità
ammantate nelle curve
delle estati e degli inverni
duri di Varsavia
quando nevi perenni di maschere
recitavano poesiole bambine
e le vodke secche come aghi
passavano le gole
e cingevano le spalle
e carezzavano i capelli.
Ridi, ridi di quest’inverno
ridi delle estati passate
ridi del ricordo
ridi del caldo ch’è stato fra noi un problema
e le polacchine verdi
e le calzette a strisce
e gli occhi rossi di vergogna.

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