Tempi grigi

Ho sanguinato a lungo e non ne ho provato vergogna.
Alla domanda se lo scorno non m'avesse invasa risposi con un secco no. Decisa negazione. 
Se una donna non può neanche leccarsi le ferite e dormire un sonno ristoratore, nel suo lettino ricoperto di maglina, i tempi sono diventati davvero grigi.
Il rossetto lo metto tre volte al giorno. Non so se le altre ragazze si comportano allo stesso modo. Ricordo ancora le insulse parole di un mio amico, un pagliaccio da circo. Mi disse "Io per te muori tu". Ed io rimasi muta, come affascinata da quella stramba espressione che aveva un non so che di magico. Ho buttato l'assorbente nel cesso, ho tirato lo scarico e mi sono seduta sulla tazza. Ottimo luogo di riflessione la tazza del cesso.

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