LA PORTA CELESTE di Susanna Fois (Giovane Holden Edizioni)
Care amiche, cari amici, per le recensioni di Linea Carsica, vi proponiamo La Porta celeste, originale storia (vera) di Susanna Fois. Buona lettura.
Delle volte
– sempre più raramente – è possibile imbattersi in un libro che è molto più di
un libro. Un lavoro che, addirittura, trascende l’essenza stessa del testo
scritto e diventa linea guida, occasione, possibilità. È il caso di La Porta celeste di Susanna Fois, edito
per i tipi di Giovane Holden Edizioni. Si tratta di un’affascinante e, per
certi versi, sconvolgente, avventura nel dedalo di un male terribile: il cancro
al seno. Questa, però, non è soltanto la storia di una donna alle prese con la
tremenda realtà della malattia, bensì una testimonianza davvero originale che
riguarda il modo scelto dalla protagonista (la stessa autrice) per curarsi. Una
scelta tutt’altro che facile, lontana dai canoni della medicina ufficiale e,
soprattutto, originale, molto originale. Opera dalla narrazione incalzante ed
emozionante, il libro della Fois non cade nella banalità, anzi, nel corso della
storia non vengono risparmiate alla protagonista momenti di critica, anche
feroce; o, per meglio dire di auto-critica. Difatti, niente è semplice quando
si parla di un male così profondo, che va ad intaccare sia il fisico che la
mente. E sono proprio le difficoltà che nascono dallo scoprire il male a
provocare un vero e proprio scompiglio nella persona che ne risulta affetta,
tale da determinare una reazione psicofisica devastante. Ecco perché la
protagonista della storia cerca una nuova via alla cura, reimpostando
completamente tutto dall’inizio, a partire dalla percezione stessa del male: «[…]
a parte il colpo iniziale, è stata e l’ho vissuta come un’esperienza
costruttiva, e tutto sommato non spiacevole, in qualche modo formativa. Fa
parte di me. Ricordo quel periodo passato con molto affetto. Ho accettato il mio
problema cercando di comprenderlo e consapevolizzarlo. Sono sempre stata
serena, dall’inizio fino a oggi, e come gestire questa patologia ormai non è
uno dei miei pensieri principali». Con questo lavoro, dunque, Susanna Fois non
vuole costruire un teorema infallibile, né sottoporre i lettori a dei diktat di
medicina alternativa ma, più semplicemente, ci dice che esistono delle
possibilità differenti rispetto alla medicina ufficiale; ci dice che ciò che va
bene per una persona potrebbe non andar bene per un’altra; ma soprattutto ci
suggerisce che l’essere umano è un ensemble perfetto di mente e corpo; che non
può e non deve essere suddiviso in comparti stagni simili a monadi non
comunicanti tra di loro. Nel libro poi, al di là delle proposte di approccio al
male, sono presenti buoni spunti di carattere narrativo, dall’afflato
decisamente poetico, ne è un esempio lampante il passo seguente (uno tra i tanti presenti nel libro): «Solo chi
abbia visto macellare un animale può capire cosa significhi sentire un maiale
che urla di dolore. Non è descrivibile, ma è certo che quel grido si sentirà
ancora e ancora e ancora, ogni qual volta si avvertirà un urlo muto venire dal
cuore come davanti a una sofferenza che non riesce ad esprimersi».
In conclusione,
La Porta celeste appare un lavoro lontano
dai soliti schemi ed ecletticamente piacevole ma, sopra ogni cosa, è portatore
di speranze e di buoni propositi per chi voglia accostarsi a un problema così
delicato come quello del cancro.