A Calimera "La cura dell'attesa" di Maria Pia Romano

Care amiche, cari amici. Questa sera, alle 19.00, presso la libreria Volta la Carta di Calimera, avrò il piacere di dialogare con Maria Pia Romano, che presenterà il suo ultimo romanzo La cura dell'attesa, edito da Lupo Editore. Vi aspettiamo.



«Non era nuda abbastanza se non scioglieva i capelli. Lui la obbligava a farlo, ogni volta».
Davide è stato per Alba la rivelazione della pulsante voce della vita, la scoperta dell’amore che s’incide sulla pelle, per la prima volta. Nel trascorrere degli anni lei ha cercato di scacciare l’immagine inopportuna di un volto riemergente dal passato, è diven
tata una donna decisa e brillante: un ingegnere capace di spiegare ai suoi studenti il mondo dei motori disegnando alla lavagna curve perfette come il suo grembo, tenero portatore di nuova vita.
Nell’attesa, Alba sfoglia le pagine della sua esistenza: l’infanzia chiusa nel cerchio perfetto della sua casa, gli anni a Ruvo di Puglia, poi il trasferimento nel Salento, la dedizione allo studio, le oscillazioni dell’animo. E lo sguardo innamorato di Filippo, il suo presente.
Cos’è l’amore? Il calore della sicurezza che accarezza e non delude?
Oppure la sottile incertezza che sa infiammarsi di passione, facendo invertire la rotta all’improvviso?
Le grandi storie come questa possiedono la forza per navigare in un mare di parole.

Così Nadina Foggetti:
Si muove lenta e silenziosa la trama, mentre le emozioni scivolano come onde nell'anima che si fa conchiglia. Una conchiglia troppo piccola per contenere il mare, eppure riesce a concepirne, ad accoglierne la suprema essenza divenendone custode. Traspare nitida la voglia di non giungere ad un compromesso inaccettabile per un'anima che si muove nei mari del sud che per loro natura sfidano i confini e gli orizzonti. Come conchiglia bianca, il Tuo libro, si riempie di infinito mistero per svelare la vita nella sua prima essenza. Le emozioni si muovono al ritmo del sole che picchietta, delle nuvole e delle maree. Un doppio specchio d'acqua salata in cui l'autrice scioglie e riflette la sua essenza più profonda e si confonde tra le pieghe con la protagonista, con cui condivide passioni ed essenza di libertà. Dall'altro il lettore può riflettere la sua anima in uno spazio senza giudizi e senza maschere, in cui può tuffarsi alla scoperta dei fondali più profondi della propria natura e farsi conchiglia per riflettere il sapore e la profondità del mare. Grazie Maria Pia per questo viaggio in cui inviti il lettore a togliere i sandali del pregiudizio, della paura, della staticità, per percorrere le rive accarezzate dal tuo mare ... e mentre percorre questo spazio infinito scopre che sta entrando lentamente nelle onde della sua anima, alleggerito e sincero ... con lo spirito spoglio d'ogni paura!



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