Passa ai contenuti principali

Post

In primo piano

LA MALATTIA DELLA POESIA DA TASTIERA

  La malattia della poesia da tastiera     Ormai a tutti viene riconosciuto con estrema facilità il titolo di poeta: è sufficiente scrivere qualcosa di carino o melodrammatico (magari carico di un certo struggimento) e, naturalmente, andare a capo, come se l’ ars poetica – con buona pace di Orazio – fosse alla portata di chiunque tenga un diario personale (che, per nostra sfortuna, a un certo punto decide di rendere pubblico). Il danno proviene da due orizzonti di pseudo cultura, in perfetta sintonia egoica: da un lato vi sono i vidimatori, coloro i quali attestano che il tal dei tali è un poeta, dall’altro vi sono quelli che accettano di buon grado (e senza provare la minima vergogna) di farsi cingere il capo d’alloro. E non sia mai che qualcuno metta in luce tale malcostume, si corre il rischio di essere tacciati di superbia, accademismo ed elitarismo. Insomma, la poesia è di tutti e tu non sei nessuno per mettere il bastone tra le ruote ai neòteroi da tastiera. Tipica la do

Ultimi post

TI SEGUII PER LE ROTTE di Marcello Buttazzo (I Quaderni del Bardo)

PERSE TRA LE CARTE. duemiladieci-duemilaventi di VITO ANTONIO CONTE

L'ARTE CONTEMPORANEA E IL MITO DEL «POTEVO FARLO ANCH'IO»

UN CAFFÈ IN DUE E ALTRE POESIE D'AMORE DI NICOLA VACCA (AEB EDITRICE)

PELLE E OSSA DI ALEKSANDR MALININ (I QUADERNI DEL BARDO)

LE MANI SU GIOVANNI - STOP BULLYING

FILOTTETE OVVERO I VUOTI ANCORA DA SFAMARE DI GRAZIA PROCINO (PEQUOD)

E se nel giallo ti vedrò di Marcello Buttazzo (I Quaderni del Bardo)

ARTE DELLA NAVIGAZIONE NOTTURNA di Adriana Gloria Marigo (CAOSFERA)

STANZA D'ANIMA di Maria Grazia Palazzo (Collettiva Edizioni Indipendenti)