IL CUORE IN DISPARTE di Roberta Pilar Jarussi ( ebook 10 di Musicaos)
Finalmente disponibile: “Il cuore in disparte” di Roberta Pilar Jarussi, ebook 10 – Musicaos.it
"I
racconti di Roberta Jarussi hanno forza di verità perché la sua
scrittura ti trascina con impeto espressivo nella vitalità tormentata
dell’animo dei personaggi. Le sue parole sono disarmanti, bruciano
distanze sentimentali con rapide fiammate. Al tempo stesso, però,
divampano con microscopico e geometrico rigore. [...] Il cuore in disparte
alterna passato e presente d’un incontro impossibile fino all’epilogo
dell’abbandono subito dopo il vertice carnale della passione cosicché
sarà per lei inevitabile «associare alla parola “sparizione”, lo strappo
in corpo e il piacere assoluto, la ferita che è solo quando la carne si
apre e pulsa. Il resto è niente» se non diventa scrittura."
(Michele Trecca, La Gazzetta del Mezzogiorno)
“Il cuore in disparte”
ci racconta di due mondi e due modi differenti per affrontare non solo
la scrittura, ma anche la vita. C’è una via meticolosa dell’essere
scrittore, quella di Filippo, che non si è fatta minimamente scalfire
dall’ingresso massiccio dell’informatica nel pianeta della scrittura.
Filippo scrive ancora con la matita e riempie risme di fogli A4, se non
fosse per l’utilizzo sporadico che fa del pc per postare qualche
racconto su internet si potrebbe a tutti gli effetti definire un
“tecnoleso”, termine che da questo racconto di Roberta Pilar Jarussi
entra con prepotenza nel nostro lessico, traducendo l’anglosassone
“keeg”, ottenuto come speculare di “geek” (appassionato di tecnologia), e
qui sdoganato dal dizionario degli appassionati per diventare pura
letteratura.
E poi, accanto a quella di Filippo, c’è una vita, altrettanto meticolosa, maniacale, che si è fatta attraversare completamente dall’innovazione: Anna esce di casa con il portatile, e, quando le viene in mente qualcosa che deve scrivere, magari quando sta facendo una coda presso qualche sportello, piuttosto che prendere un taccuino e una penna apre l’ostrica del suo MacBook bianco (Montblanc per lui, white Mac per lei) e annota il suo pensiero. Ciò non toglie che la sua scrittura, pur immersa nel virtuale, non sia altrettanto ‘incisiva’ e scalfente. I due si sono incontrati per caso a un festival di scrittori, uno dei tanti, anche abbastanza affollato, nel sud del sud, in Lucania.
E poi, accanto a quella di Filippo, c’è una vita, altrettanto meticolosa, maniacale, che si è fatta attraversare completamente dall’innovazione: Anna esce di casa con il portatile, e, quando le viene in mente qualcosa che deve scrivere, magari quando sta facendo una coda presso qualche sportello, piuttosto che prendere un taccuino e una penna apre l’ostrica del suo MacBook bianco (Montblanc per lui, white Mac per lei) e annota il suo pensiero. Ciò non toglie che la sua scrittura, pur immersa nel virtuale, non sia altrettanto ‘incisiva’ e scalfente. I due si sono incontrati per caso a un festival di scrittori, uno dei tanti, anche abbastanza affollato, nel sud del sud, in Lucania.
La bravura di Roberta Pilar Jarussi,
in questo come negli altri racconti pubblicati di recente (“Panni
sacri”, “La verità” presenti entrambi nella collana di narrativa di
Musicaos), sta nel 'riportare' al lettore una realtà narrativa suddivisa
su livelli differenti, facendo coincidere le diverse vicende,
intersecandole, spiazzando, e, in poche pagine, mettendoci a tu per tu
con i pensieri dei personaggi, con quello che è il loro passato
immediato, con tutte le aspettative che vengono rivolte nel presente,
fino a immaginare cosa sta per accadere lì, davanti ai suoi occhi,
prontamente disatteso. È davvero difficile non resistere a questo gioco
di rimandi e immedesimazioni, senza ‘prendere le parti’ o affezionarsi
ai tic e ai modi di fare e dire di Anna e Filippo, per non parlare di
tutto ciò che li circonda. Quando uno dei personaggi di Roberta Pilar
Jarussi entra in un ambiente, sia esso un bar, un aeroporto o un
ufficio, basta una battuta per ‘ottenere’ il personaggio, e tu sei lì,
stai vivendo nella stessa scena, catturato da un potere evocativo che ti
sbalordisce, ed è uno dei primi ‘sintomi da rilettura’. A questo si
aggiunge l’altalena del tempo, con i flash-back, anche questi in
perfetto montaggio, eventi passati da cui fuoriescono quelli presenti, e
viceversa. La 504. Un numero assurdo, assegnato da un destino bizzarro
alla stanza di una pensioncina che di stanze ne ha davvero poche. Un
numero che diventerà 'luogo' per due corpi che si inseguono.
C'è
una grande vastità che si nasconde nel cuore, e che si traduce tutta
nella descrizione degli amanti al termine della battaglia d'amore, nei
gesti che seguono, in quelli che precedono l'addio o il saluto. Roberta
Pilar Jarussi, ne “Il cuore in disparte”, riesce ancora una volta, con
una forza e un espressionismo unici, a trasformare in poesia, sorpresa e
stupore, tutti quei piccoli frammenti di cui si compone una storia, o
una non-storia, d'amore.
(dalla postfazione di Luciano Pagano)
ROBERTA PILAR JARUSSI.
Ha pubblicato il romanzo “Nella casa” (2003, Palomar - collana
Cromosoma Y, diretta da Michele Trecca e Andrea Consoli) e “Dal vivo”,
racconti (2002 , zerozerosud). Nell’ottobre 2003, è selezionata a
‘Ricercare’ convegno-laboratorio per nuove scritture (Reggio Emilia),
con un brano dell’allora inedito romanzo “Nella casa”. Con Musicaos ha
pubblicato "Panni sacri" (Ebook 06 Musicaos) e "La verità" (Ebook 07 Musicaos).
ENRICO LO STORTO fotografo professionista, autore dell'immagine di copertina de "Il cuore in disparte",
è nato a Cerignola nel 1963, risiede a Foggia. Inizia a fotografare nei
primi anni ’80 con una Olympus, per passare subito dopo alla Nikon, di
cui possiede vari corpi corredati da ottiche fisse e non. Nel 2004 la
sua espressione fotografica ha un forte scossone grazie sopratutto
all’avvento del digitale che Lo Storto approfondisce, in ogni direzione.
Enrico Lo Storto vanta varie partecipazioni e ammissioni a
concorsi Internazionali e ultimamente ha collaborato con l’azienda
italiana produttrice di gioielli, Bulgari. Già da numerosi anni è parte
attiva del Foto Cine Club di Foggia di cui è anche docente oltre che
facente parte delle commissioni Artistica e Formazione.
info
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su twitter: http://twitter.com/leggeremigliora, http://twitter.com/lucianopagano
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