INCIPIO di Rosemily Paticchio a Fondo Verri di Lecce
Care amiche, cari amici. Stasera dialogherò con Rosemily Paticchio a proposito della sua "opera versificante" (come mi piace chiamarla) Incipio, in compagnia di Luisa Ruggio (giornalista e scrittrice).
Presenta l'incontro Mauro Marino, giornalista e scrittore, direttore de "Il Paese Nuovo".
Incipio è un lavoro
poetico che segna la prima tappa di un percorso artistico, una pregiata
plaquette pubblicata da L’Arca Felice Edizioni per la collana
Coincidenze, che ospita all’interno dieci componimenti arricchiti dalla
suggestiva commistione dei versi con rappresentazioni fotografiche
d’artista. Il libro è stato realizzato come prodotto artigianale e in
modo sostenibile utilizzando esclusivamente materiale da riciclo e senza
scopo di lucro, poiché non distribuito nei canali di vendita ma edito a
tiratura limitata di copie numerate a mano, di cui omaggiare gli amatori ed estimatori della poesia.
“La scrittura di Rosemily Paticchio è percorsa da una scansione magmatica nella quale la parola cede alla stupefatta rilevazione di un mondo insolito e misterioso, gonfio di sorprese e di trasalimenti. Vi si trovano resti ed echi del proprio vissuto personale, trasmutati, però, in occasioni rinnovate di meravigliata visionarietà” (Mario Fresa).
“Echi classici e a volte rilkiani illuminano il passo di una poesia che cerca con ansia quell’”anima assetata di cristallo”, metafora di un progetto di rinascita, frugando nell’universo del sensibile e dell’ultrasensibile, tra “membrane e particelle” e “fiori di campo”, addentrandosi fin nel tessuto primordiale dello spazio-materia e nelle trame oscure della mente”(Annamaria Ferramosca).
“La lettura della poesia di Paticchio ci suggerisce l’accostamento a una vena visionaria della poesia italiana che nel ‘900 trova massimo esponente in Dino Campana per la scelta di un linguaggio alto, imperniato sul simbolismo e sulla metafora, ma non mancano echi della tradizione whitmaniana"(Gianmario Lucini).
“I versi di Incipio sembrano sospesi tra due mondi, quello del reale e quello del sogno, dove una struttura substanziale spazio-temporale appare permeata da movimenti caotici primordiali e smaniosi ma al contempo avvolti da misteriosi ed eleganti afflati neoromantici..oltre a sedurre cuore e mente, arriva direttamente all’inconscio, aggirando le barriere della resistenza raziocinante” (Gianluca Conte).
“E' una poesia da "principio", dove la nostra poetessa vuole collocare il punto essenziale del mondo, scaturigine di tutte le cose: "Prima di tutto era la gioia di neve, l'improvviso stupore del ghiaccio...". Una genesi quasi biblica, che vede però perdersi l'umanità quando sarà il momento di separare il "Sogno" dalla cruda realtà fisica di un mondo in perenne evoluzione”. (Giuseppe Vetromile).
L’autrice, Rosemily Paticchio, esordisce in campo letterario nel 2012 con la raccolta poetica “Prima che i germi”, nell’ambito del volume antologico “Retrobottega 2” (CFR Ed.), per la collana di poesia civile e sociale Epos, con saggio critico di Gianmario Lucini. Successivamente pubblica la plaquette di poesie “Incipio” per la collana Coincidenze di Arca Felice Ed. a cura di Mario Fresa. Suoi componimenti sono stati editi in varie antologie di Perrone ed., altri nell’ambito di concorsi letterari e dei Premi “Verba Agrestia 2011” (Lietocolle) e “Dal manoscritto al libro 2010” (Perrone). Alcuni suoi contributi sono apparsi su riviste letterarie e litblogs. Ha pubblicato racconti sulla rivista per ragazzi “Un due tre stella” (Lupo ed.) e collaborato con artisti operanti sul territorio locale, curando i testi creativi di mostre fotografiche e installazioni e lavorando a percorsi di scrittura per il teatro. Attualmente scrive per testate giornalistiche sui temi di cultura, ambiente e territorio.
L’artista, Rossella Venezia, nata a Matera nel 1980, vive e lavora a Lecce, dove ha frequentato gli studi presso L'Accademia di Belle Arti di Lecce.Dopo gli anni accademici ha continuatola sua attività artistica, esponendo e partecipando a vari concorsi artistici. Inizialmente i suoi lavori erano incentrati sulla pittura, nel 2007 ha concentrato i suoi interessi sulla fotografia realizzando concept, Nymphaea, Trama di Donna, Acqua, e come ultimo lavoro fotografico “Impacchettati”. Le sue opere sono incentrate sul legame con la natura e sono realizzate mescolando le diverse discipline, conferendo una forte valenza concettuale.
“La scrittura di Rosemily Paticchio è percorsa da una scansione magmatica nella quale la parola cede alla stupefatta rilevazione di un mondo insolito e misterioso, gonfio di sorprese e di trasalimenti. Vi si trovano resti ed echi del proprio vissuto personale, trasmutati, però, in occasioni rinnovate di meravigliata visionarietà” (Mario Fresa).
“Echi classici e a volte rilkiani illuminano il passo di una poesia che cerca con ansia quell’”anima assetata di cristallo”, metafora di un progetto di rinascita, frugando nell’universo del sensibile e dell’ultrasensibile, tra “membrane e particelle” e “fiori di campo”, addentrandosi fin nel tessuto primordiale dello spazio-materia e nelle trame oscure della mente”(Annamaria Ferramosca).
“La lettura della poesia di Paticchio ci suggerisce l’accostamento a una vena visionaria della poesia italiana che nel ‘900 trova massimo esponente in Dino Campana per la scelta di un linguaggio alto, imperniato sul simbolismo e sulla metafora, ma non mancano echi della tradizione whitmaniana"(Gianmario Lucini).
“I versi di Incipio sembrano sospesi tra due mondi, quello del reale e quello del sogno, dove una struttura substanziale spazio-temporale appare permeata da movimenti caotici primordiali e smaniosi ma al contempo avvolti da misteriosi ed eleganti afflati neoromantici..oltre a sedurre cuore e mente, arriva direttamente all’inconscio, aggirando le barriere della resistenza raziocinante” (Gianluca Conte).
“E' una poesia da "principio", dove la nostra poetessa vuole collocare il punto essenziale del mondo, scaturigine di tutte le cose: "Prima di tutto era la gioia di neve, l'improvviso stupore del ghiaccio...". Una genesi quasi biblica, che vede però perdersi l'umanità quando sarà il momento di separare il "Sogno" dalla cruda realtà fisica di un mondo in perenne evoluzione”. (Giuseppe Vetromile).
L’autrice, Rosemily Paticchio, esordisce in campo letterario nel 2012 con la raccolta poetica “Prima che i germi”, nell’ambito del volume antologico “Retrobottega 2” (CFR Ed.), per la collana di poesia civile e sociale Epos, con saggio critico di Gianmario Lucini. Successivamente pubblica la plaquette di poesie “Incipio” per la collana Coincidenze di Arca Felice Ed. a cura di Mario Fresa. Suoi componimenti sono stati editi in varie antologie di Perrone ed., altri nell’ambito di concorsi letterari e dei Premi “Verba Agrestia 2011” (Lietocolle) e “Dal manoscritto al libro 2010” (Perrone). Alcuni suoi contributi sono apparsi su riviste letterarie e litblogs. Ha pubblicato racconti sulla rivista per ragazzi “Un due tre stella” (Lupo ed.) e collaborato con artisti operanti sul territorio locale, curando i testi creativi di mostre fotografiche e installazioni e lavorando a percorsi di scrittura per il teatro. Attualmente scrive per testate giornalistiche sui temi di cultura, ambiente e territorio.
L’artista, Rossella Venezia, nata a Matera nel 1980, vive e lavora a Lecce, dove ha frequentato gli studi presso L'Accademia di Belle Arti di Lecce.Dopo gli anni accademici ha continuatola sua attività artistica, esponendo e partecipando a vari concorsi artistici. Inizialmente i suoi lavori erano incentrati sulla pittura, nel 2007 ha concentrato i suoi interessi sulla fotografia realizzando concept, Nymphaea, Trama di Donna, Acqua, e come ultimo lavoro fotografico “Impacchettati”. Le sue opere sono incentrate sul legame con la natura e sono realizzate mescolando le diverse discipline, conferendo una forte valenza concettuale.