SERGIO CARLACCHIANI DÀ VOCE A PARMENIDE


 

Sergio Carlacchiani, artista poliedrico, attento alla profondità della ricerca e dell’uomo come essere gettato nel mondo, ha donato la sua voce a uno dei più grandi filosofi di sempre, Parmenide. Il nucleo della speculazione dell’eleate risiede nella relazione tra pensiero ed essere, con la successiva messa al bando del percorso retto dall’opinione, ossia costruito su rappresentazioni tutt’altro che sicure. A ciò che è dòxa, Parmenide oppone il “discorso scientifico”, come unica via di verità. Difatti, per il “venerando e terribile” filosofo, soltanto tale discorso, respingendo tutte le falsità derivanti dalle sensazioni, può carpire l’essere nelle sue caratteristiche di unicità e immutabilità. Nel suo poema, Sulla natura, qui magistralmente interpretato da Carlacchiani nel suo punto più suggestivo, Parmenide incontra la dea, che gli insegna a distinguere tra due vie: la via della verità – rotonda verità, perfetta e compiuta – che non lascia spazio al non-essere, e la via dell’opinione ingannevole, per la quale certuni ammettono, errando e contraddicendosi, che l’essere non è. Se, come affermava il compianto Severino, occorrerebbe ritornare a Parmenide, a quel genio che aveva tacciato di ingenuità chi si misurava col mutamento e con la divisibilità, Sergio Carlacchiani è riuscito nell’intento, donandoci l’enorme emozione di sentire, oggi, adesso, il maestro fondatore dell’ontologia. La voce dell’attore vibra di arcana visione, evocando non solo la stentorea disciplina logica del filosofo dell’essere, ma anche l’immenso sentimento del tempo, riportando in vita, con sagacia e poesia, la voce del maestro di Zenone e Melisso. Buon ascolto.

 

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