IL CIELO DEGLI AZZURRI DESTINI di Marcello Buttazzo ( I Quaderni del Bardo)

 

 

 

 


Il cielo degli azzurri destini
di Marcello Buttazzo (I Quaderni del Bardo)

 

 

            «Rimembri,

madre,

il contegno

di chi ti indicò

un cammino praticabile.

Madre,

la tua lieve parola

è pane che nutre,

giorno che nasce di continuo,

la mia patria

d’eterna appartenenza»

(p.17)

 

 

 

 

Care amiche e cari amici di Linea Carsica, è con grande piacere che torniamo a parlare della poesia di Marcello Buttazzo. Lo facciamo in occasione dell’uscita della sua ultima raccolta, Il cielo degli azzurri destini, I Quaderni del Bardo, 2021. Si tratta di una pregevolissima prova, intrisa di alto lirismo e, a tratti, di un certo realismo magico che sembra riportare ciascun lettore a casa propria. Una casa di sogni, aspirazioni, constatazioni, amori, tribolazioni. Tra la sicurezza del puro amore (che per il poeta esiste oltre ogni ragionevole dubbio) e i tentennamenti della nostra fragilità umana, Buttazzo tesse le sue trame poetiche, aprendoci i cancelli dei giardini incantati dell’anima e del corpo: «Berrò / il sangue / di mille papaveri. / E il miele / dell’ape errante [...]» (p.24). L’impressione di trovarsi di fronte a uno dei pochi, eccelsi poeti lirici odierni – impressione peraltro corroborata dal pensiero di altri validi poeti contemporanei, tra cui Vito Antonio Conte – trova riscontro nella profondità di vedute e d’intenti del nostro, laddove riesce in pieno a rendere i legami tra terra e persone: «Terra rossa di sangue, / terra scorticata / dai venti di tramontane. / Terra / dei soli d’estate. / Questa è la tua terra, / madre fanciulla [...]» (p.16) e ancora: «E se calpesterò il tuo prato / giuro, lo farò / solo per sentire l’effluvio / delle tue viole» (p.28). Nell’immaginario lirico dell’autore vi sono alcuni elementi ricorrenti – la fanciullezza, i fiori, il cielo, il sole, il vento, la donna (madre o compagna) – che appaiono al contempo reali e trasfigurati, eterni fondamenti metafisici che accompagnano le giornate del poeta. Ma la sottile linea pulsante che sottende l’opera, nonché il mondo poetico di Buttazzo è l’amore, sublime gioia e perenne cruccio da cui non si può o non si vuole sfuggire «[...] Sempre ti cercherò / di là della notte inclemente. / E le stelle ferite, / ferite d’amore, / saranno puntini esplosi / di immenso biancore [...]» (p.30). L’amore sopra ogni cosa, dunque. L’amore che accarezza e che scuote, che coccola e che turba, l’amore che tiene vivi, vegeti, che ci fa essere sanguigni e pronti a tutto: «[...] Narrami storie / solo storie, / madre del giorno. / Storie d’amore / scritte con il sangue, / con tutto l’inchiostro / dell’anima» (pp.38-39).

Buttazzo è un poeta autentico, che ama gli universi lirici, la lingua e la scrittura, e di tutto ciò ha estrema cura. I suoi versi, mai banali, hanno una speciale musicalità, un ritmo suadente che si insinua nella mente e nel cuore del lettore. La ricercatezza dei lemmi è sapiente, atta a rendere semplice il difficile, l’inconsueto, l’inusuale. Tra le doti indiscusse del Buttazzo vi è la capacità dell’inclusione, dell’abbraccio profondo della poesia donato gratuitamente a chi legge. Ecco dunque che la parola buttazziana, anche quella colta, infrequente, si sposa perfettamente al nostro disegno di vita; in altri termini, riusciamo a comprendere l’incomprensibile, così, per intuizione, alla maniera prelogica dei bambini. Il poeta ci regala infiniti mondi – non solo quelli di bruniana memoria – fatti di luce e sorprendente vitalità: «[...] Ti aspetterò per strada / ancora una volta / per vedere sfavillare il sole, / il sole di notte [...]» (p.69) e ancora una volta: «[...]Tu fai fiorire / la primavera / e l’albero della vita / dà i suoi pomi d’oro [...]» (XXXII, p.75). La parola dell’autore è una carezza sul viso, dolce a sicura, è mano forte che accompagna sul sentiero dell’esistenza e lo fa, come ha ben visto Chiara Evangelista in una delle note introduttive alla silloge, con gentilezza. Ebbene, Marcello Buttazzo, che abbiamo la fortuna di conoscere personalmente, è persona gentile e premurosa, poeta profondo e fine intellettuale, che continua a donare ai lettori preziose gemme poetiche d’inestimabile valore.

 

Lettura fortemente consigliata. 

 

Info: https://iquadernidelbardoedizioniperamazon.blogspot.com/2021/01/il-cielo-degli-azzurri-destini-di.html

Post più popolari