Abitare l’invisibile di Gianluca Conte è appena uscito per Spagine .
Scrive SERENA CORRAO nella prefazione: (...) "Più di una fessurazione poetica della realtà; più dello straniamento immaginifico promesso dalla Poesia nei suoi scarti dal reale: le prosette poetiche dell’Autore setacciano la tessitura segreta del cosmo, si fanno atto di fede; tessono un credo contemporaneo formulato con parole nuove, ma che è antico di millenni: quando su un universo pulsante, che eternamente diviene e non conosce il sussulto del nulla, si faceva scuola di pensiero e di vita; e perciò, domata la morte, si sapeva vivere". (...)
MARCELLO
BUTTAZZO, che firma la postfazione del volumetto scrive: (...) "L’amore
è un respiro sempiterno, un trasalimento, un palpito. E la vita è
l’inesausta partita, che si svolge e possiamo ingemmarla su paradigmi di
valori, per l’appunto, l’amore, la cura, il dono. Noi uomini
contemporanei, di là delle brutture e delle aspre
contraddizioni, viviamo d’amore. “L’unica speranza è perdersi in un
abbraccio,
in un canto, in un profumo d’un fiore appena nato”. I polarismi della
vita (le cadute rovinose, le risalite) non sono qual
cosa
d’inutile. Vanno sedimentati, analizzati, scomposti, ricomposti in
ceste di rose fanciulle. “Abitare l’invisibile” è uno spaccato di
esistenze". (...)