THE FUTURE - SIX DRIVERS OF GLOBAL CHANGE di Al Gore
“The future. Six drivers of global change” di Al Gore (Random House).
Intervento di Vander Tumiatti (Imprenditore e Fondatore di Sea Marconi Technologies).
Intervento di Vander Tumiatti (Imprenditore e Fondatore di Sea Marconi Technologies).
Gli
interventi sulle novità editoriali che si occupano di ambiente ed
energie rinnovabili in questi miei ultimi due anni di intensa attività
recensiva, hanno puntualmente toccato questioni sia di carattere
nazionale, sia tematiche legate al territorio e alla cultura green di
Puglia e del Salento, sia macro-argomenti di rilievo internazionale.
Avendo una certa padronanza (condizione, ma anche conseguenza dei miei
numerosi impegni fuori Italia) della lingua inglese, ho avuto
l’opportunità di leggere l’ultimo lavoro “ecosofico” di Al Gore, dal
titolo “The future. Six drivers of global change”, edito dalla stessa
casa editrice di Dan Brown (noto autore di best seller mondiali, come il
Codice Da Vinci o Angeli e Demoni) ovvero la Random House.
Personaggio
di tutto rispetto, Al Gore è co-fondatore e presidente di Generation
Investment Management, senior partner di Kleiner Perkins Caufield &
Byers, e membro del consiglio di amministrazione di Apple Inc. Gore
attualmente è impegnato, con la qualifica di presidente, nel progetto
Climate Reality, un'organizzazione no-profit che si attiva nel trovare
soluzioni per l’attuale crisi climatica mondiale. In questo suo ultimo
lavoro l’ex vicepresidente USA, divenuto da lungo tempo attivista
ambientale, svolge un’analisi a tutto campo degli intrecci fortemente
simbiotici tra ecologia, economia, scienza e geopolitica, delineando le
grandi linee di forze che sono all’opera e che stanno rapidamente
modificando il mondo che abbiamo sempre conosciuto.
Un
processo, attualmente in fase di forte accelerazione, che è dovuto
soprattutto ad una serie di elementi propulsivi come: 1) la
globalizzazione; 2) le comunicazioni on line, che hanno generato una
“mente interconnessa” globale; 3) un progressivo riequilibrio dei
poteri, che ha visto il passaggio da un sistema centrato sugli USA a un
mondo multicentrico e multieconomico; 4) le biotecnologie, come la
genetica e le neuroscienze, che stanno trasformando radicalmente
medicina, agricoltura e scienza molecolare, giungendo ad influenzare il
controllo sull’evoluzione umana.
Il
libro di Al Gore è suddiviso in "sei fattori di cambiamento globale" ai
quali corrispondono altrettanti capitoli. Nella discussione dei primi
temi, Gore presenta un quadro, per lo più triste, di degrado ambientale
dovuto alla crescita della popolazione umana e ai consumi sempre più
sostenuti. L’autore dichiara ad esempio, e senza troppi peli sulla
lingua, che la causa del riscaldamento globale non risiede soltanto
nell’utilizzo dei combustibili fossili, ma anche nell’impoverimento
graduale e costante della terra, le cui risorse cominciano ad esaurirsi,
che si tratti di agricoltura, di pesca o di giacimenti minerari. La
vena di totale vicinanza di Al Gore sulle questioni ambientale si vede
in frasi come queste: "Ci sono già diverse pratiche sconsiderate che
dovrebbero essere immediatamente fermate: la vendita di armi letali a
gruppi di potere in tutto il mondo, l'uso di antibiotici come stimolante
della crescita del bestiame, l'estrazione del petrolio nel Mar Glaciale
Artico, ormai divenuto una zona terribilmente a rischio".
Al
Gore in questo suo ultimo lavoro si dimostra erudito, coinvolgente e
dotato di grande stile, ma soprattutto si rivela un grande conoscitore
della globalizzazione e del mercato delle energie a livello mondiale,
oltreché uomo di grande levatura etica, desideroso di costruire un
futuro realmente ecocompatibile. E come sostiene l’autore: «Siamo di
fronte ad una scelta. Possiamo essere trascinati dalla corrente delle
innovazioni tecnologiche e del determinismo economico verso un futuro
che può minacciare i nostri valori più profondi. Oppure dare forma al
futuro in modo che possa proteggere la dignità umana e riflettere le
aspirazioni dei popoli di tutto il mondo
By Luciano Pagano
Fonte: www.musicaos.it