UNA GEOGRAFIA PROFONDA. Scritti sulla Terra e l'Immaginazione, di Barry Lopez (Galaad Edizioni)
Care amiche, cari amici, per le recensioni di Linea Carsica vi proponiamo questo affascinantissimo libro di Barry Lopez. Buona lettura.
Quando il
desiderio di conoscenza di luoghi sperduti della Terra incontra la voglia di
raccontare quei luoghi e le esperienze ad essi legate, non può che nascere
un’opera da cui trapela una passione incontrollabile per l’avventura, il
viaggio, l’esplorazione. È il caso di Una
geografia profonda. Scritti sulla Terra e l’Immaginazione di Barry Lopez,
Galaad Edizioni, 2014. Amore per l’essere sempre in cammino e per la scoperta,
dunque; ma a chi crede di trovarsi davanti a un semplice reportage
giornalistico o all’ennesimo diario di viaggio occorrerebbe dire che questo
libro è molto di più. Innanzitutto perché Lopez ha tutte le qualità (tecniche
ed emozionali) del vero scrittore, poi perché la sua ricerca non si limita a
descrivere le amenità di recondite aree naturali (flora e fauna comprese) ma da
un lato le penetra in profondità, instaurando con i luoghi un rapporto vero,
non turistico, non superficiale, non di facciata; dall’altro lato pone degli
interessanti spunti di lettura riguardo i rischi (ad oggi purtroppo ancora non
ben considerati!) di un progresso-regresso che, in nome di uno sviluppo folle e
inarrestabile, ha causato e continua a causare apocalittici danni al nostro
pianeta. I suoi studi, che per oculatezza e meticolosità potremmo ben chiamare
indagini, spaziano dalle zone ghiacciate a quelle oceaniche, da quelle
desertiche a quelle boschive. Egli osserva, ad un tempo, con l’occhio del
bambino e dell’adulto, cogliendo anche i più piccoli particolari, che ai più
potrebbero apparire marginali. Dall’attenta lettura di quest’opera non è
difficile capire che sono proprio quei particolari a fare la differenza,
soprattutto se si tratta di luoghi impervi, dove l’inutile e il superfluo
lasciano il posto all’utile e all’essenziale. Un utile che non è da intendere
nel senso umano/utilitaristico della convenienza, bensì nel senso
primario/primordiale dell’operosità, del naturale contributo di ogni singola
elementare particella al buon “funzionamento” dell’universo. Anche l’approccio
antropologico rispetto alle popolazioni che abitano sperduti angoli della Terra
risente di questa filosofia di studio non invasiva e non aggressiva: la
sensibilità e l’empatia di Lopez nei confronti dei luoghi lasciano sbalorditi,
perché accompagnate da una conoscenza tecnico-scientifica davvero
straordinaria. A metà tra il saggio e il racconto, Una geografia profonda appassiona il lettore oltre che per la
profondità delle vedute, per la ricercatezza dei dettagli, che si colgono
pienamente come parte di un tutto armonico e perfettamente ordinato, pur nei
momenti di apparente caos. Uomini, animali, piante, corsi d’acqua: tutto
acquista una magia particolare, svincolata dai dettami di un post-romanticismo
da copertina. Lopez non lascia spazio a facili e melensi innamoramenti da
turisti à la page, ciò che sembra
premere all’autore non è lanciare inviti a visite-safari o a viaggi pro
fotografi dell’ultima ora, bensì cercare
di aprire un varco per entrare in punta di piedi, ma a fondo, nelle
“dimensioni-altre” di quei luoghi, dimensioni che “altre” non dovrebbero
essere, ma dovrebbero appartenerci, come noi, in quanto esseri viventi,
apparteniamo a loro. Ecco allora che il richiamo ad una umanità della
responsabilità nei confronti del pianeta sembra trovare nella ricerca
dell’autore un punto fermo. Se già qualche decennio fa Hans Jonas aveva messo
in guardia l’uomo dai possibili risvolti catastrofici di una vita vissuta in
modo deresponsabilizzato rispetto alle problematiche ambientali, Lopez, a
distanza di tempo, e dopo tutti i disastri ecologici avvenuti dall’uscita
dell’ultimo saggio di Jonas ad oggi, non poteva esimersi (prima ancora che come
studioso come essere umano) dal mettere al centro della propria riflessione e
della propria scrittura queste importantissime tematiche.
Una geografia profonda è un libro per chi ama la natura, il
viaggio, l’esplorazione e i luoghi non uniformati alla logica del massacrante
progresso tecnologico, è altresì un libro per chi si riconosce in un mondo
“ecologicamente” giusto ed è attento al rispetto dell’ambiente e degli esseri
viventi, uomo compreso.